Il percorso Des Ambrois è stato inaugurato nel 2011 per far conoscere la figura del ministro Des Ambrois, il cittadino più illustre di Oulx, attraverso i luoghi che ne hanno caratterizzato la vita e si compone di 10 tappe.
1.Piazza Garambois
Qui si trova il grande pannello iniziale recante la mappa della zona, notizie ed indicazioni sui luoghi da visitare in Oulx centro e frazioni. Le soste successive sono spiegate da pannelli informativi.
2. Jardin D’la Tour
Il centro storico di Oulx è da sempre diviso in due nuclei distinti chiamati in lingua d’Oc rispettivamente Viérë (Borgo Superiore) e Plan (Borgo Inferiore, corrispondente all’attuale via Roma). Per poter accedere alla Viérë si percorre una bella scalinata in pietra che anticamente collegava l’abitazione della famiglia Des Ambrois con il sottostante giardino ed il mulino. Il Jardin d’la Tour ora è parco pubblico
3. La Torre Delfinale
La torre Sorge nel Borgo Vecchio del Paese, a pochi passi dalla Chiesa di Santa Maria Assunta, raggiungibile percorrendo il vicolo della Torre (da via Des Ambrois) oppure risalendo la scalinata del Jardin d’la Tour. Costruita verso la seconda metà del ‘300, questa torre viene erroneamente definita “Saracena”, benché sia in realtà datata tra il 1350 ed il 1370. È probabile che la Torre Delfinale – di proprietà regia, del Delfino di Francia – fosse nata con funzioni abitative e non belliche. Des Ambrois la salvò dal completo degrado ottenendola in enfiteusi dal Comune di Oulx al fine di poterla restaurare.
4. Piazza Mistral
La piccola piazza intitolata al poeta francese di lingua occitana insignito nel 1904 del Premio Nobel per la Letteratura, era conosciuta un tempo come Piazza del forno. Nel forno comunale si cuoceva il pane per tutta la comunità. Ogni nucleo familiare doveva contribuire alla sua accensione ed al suo mantenimento portando un certo quantitativo di legna. Restaurato nel 2001, il forno comunale è ancora oggi utilizzato in varie occasioni di festa, come quella di San Sebastiano (20 gennaio) patrono della Viérë. La piazza è abbellita dalla grande fontana delfinale che fungeva da abbeveratoio per il bestiame, mentre il lavatoio coperto, alimentato da una propria sorgente, veniva utilizzato per i fabbisogni domestici.
5. Casa Bermond
Come tutte le case del paese presenta una parte agricola, con stalla e fienile, ed una residenziale. La struttura è costituita dal bel palazzo seicentesco a due piani che si affaccia su via Des Ambrois e da un ampio cortile interno chiuso su tutti e quattro i lati. Sul cortile interno si affaccia l’edificio più antico, risalente alla metà del 1500, che oggi è adibito ad usi agricoli, ma che anticamente era l’abitazione della famiglia.
6. Casa Des Ambrois
In questa casa nacque il 30 ottobre 1807 Louis François Des Ambrois De Nevache, ministro del Re Carlo Alberto, presidente del Senato del Regno d’Italia e redattore e sottoscrittore dello Statuto d’Italia. Ultimo erede della sua famiglia e privo di discendenti, decise di lasciare questa casa unitamente ai suoi beni ad un nipote originario di Exilles, l’avvocato Vittorio Odiard già segretario del Ministro degli Interni. Da segnalare gli archivi della Signoria di Névache, i ritratti degli antenati a partire dal ‘500, un ritratto del condottiero cinquecentesco La Cazette, nonché una pietra miliare di epoca romana rinvenuta a Oulx, nei pressi della stazione ferroviaria, in occasione della costruzione della linea ferroviaria del Fréjus. Si segnala infine la presenza della testa dell’ultimo orso delle alpi occidentali, abbattuto nel 1820 nei pressi della frazione Gad.
7. Casa Gally
Casa Gally, anticamente casa Bonnet, è classificata monumento storico ed è uno degli edifici più antichi di Oulx, risalente alla fine del ‘400. Presenta una particolare facciata con elementi a sbalzo ed un bel portale d’ingresso situato lateralmente nel vicolo che la separa da casa Des Ambrois recante scolpite sulla pietra le probabili iniziali del padrone di casa (A e B) ed i monogrammi con la “M” di Maria e “JHS” per Jesus.
8. Casa Prat
Anche questa casa similmente a quelle della Viérë presenta due edifici separati tra loro da un ampio cortile. Sul retro è inoltre presente il giardino. La famiglia Faure Brazet, che mutò poi nome in Brazet La Combe, ha senza dubbio avuto un importante ruolo nell’amministrazione dell’Escarton d’Oulx, in quanto i suoi membri furono notai e castellani. In questa casa nacque il 27 dicembre 1787 Marie-Thérèse Prat, che a seguito delle nozze con Louis Victor Des Ambrois ebbe come figlio François Louis Des Ambrois.
9. Casa delle Meridiane (ora Casa Roux)
Scrive Des Ambrois che a seguito della guerra del 1690 contro il Duca di Savoia: “il Maresciallo Catinat stabilì a Oulx il suo quartier generale. Si installò nella casa oggi abitata dalla famiglia Roux, allora di recente costruzione, sicuramente attratto dall’eleganza, dalla semplicità, nonché dalla bella esposizione dell’edificio”. Oltre alla bella meridiana presente sulla facciata sud, nel cortile interno della casa se ne trovano altre due di dimensioni minori esposte rispettivamente a sud e ad ovest recanti la scritta “Comptons les par nos bienfaits” e “Ultima multis”. L’antica strada di Francia che transitava per il Monginevro percorreva l’odierna via Roma, per poi sfilare davanti a questa casa, che infatti venne anche utilizzata come stazione di cambio della posta.
10. Casa del capitano La Cazette (ora Casa Ambrosiani)
Il grande edificio cinquecentesco dotato di belle finestre in pietra fu la dimora di Jean Arlaud, meglio conosciuto come il Capitano La Cazette, comandante delle truppe cattoliche all’epoca delle guerre di religione tra cattolici e valdesi (XVI sec.). All’età di settanta anni La Cazette venne assassinato in questa casa il 15 luglio 1590 da un manipolo di valdesi. Un secolo più tardi la famiglia Des Ambrois si trasferì a Oulx e s’installò in questa abitazione che, benché saccheggiata dopo l’uccisione del Capitano, rimaneva la più bella e spaziosa dimora del paese. Per questa ragione, la casa ospitò, nel corso dei tempi, illustri personaggi quali il Connestabile Lesdiguières (nel 1590, 1593, 1595 e 1602), che per ironia della sorte molti storici hanno riconosciuto come il vero mandante dell’assassinio del Capitano La Cazette; il Re di Francia Louis XIII insieme al Cardinale Richelieu dal 1 al 6 marzo 1629 ed infine il Duca d’Orléans di ritorno dall’assedio di Torino del 1706.